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Incontro tra i meccatronici d'auto di quattro Paesi: la “Dichiarazione di Monaco” definisce il futuro della mobilità

30/10/2024 |

Esperti nel settore automobilistico provenienti da Austria, Svizzera, Alto Adige e Germania si sono riuniti a Monaco di Baviera in occasione dell'incontro tra quattro Paesi per discutere del futuro della mobilità in Europa.

Nell'ambito di questo evento è stata adottata la “Dichiarazione di Monaco”, in cui vengono avanzate chiare richieste ai governi nazionali e alla Commissione europea. L'obiettivo della dichiarazione è quello di creare condizioni quadro affidabili per una mobilità sostenibile e conveniente.

Nel suo discorso, Arne Joswig, Presidente dell'Associazione tedesca del commercio automobilistico (ZDK), ha sottolineato il ruolo centrale del commercio automobilistico come motore dell'economia e dell'innovazione in Europa. Con oltre 190.000 officine e concessionarie e 940.000 dipendenti, Germania, Italia, Austria e Svizzera contribuiscono in modo significativo a garantire la mobilità. Tuttavia, soprattutto la transizione alle nuove tecnologie di propulsione pone il settore di fronte a sfide immense. Queste richiedono investimenti considerevoli, sia nell'equipaggiamento tecnico delle aziende che nella formazione di manodopera qualificata. È quindi essenziale prendere decisioni politiche chiare a livello europeo per riuscire a plasmare il cambiamento tecnologico e garantire una mobilità sostenibile insieme ai clienti.

Anche Julia Genetti, presidente dei meccatronici d'auto di lvh.apa, ha sottolineato questa preoccupazione: “Siamo di fronte a grandi cambiamenti tecnologici, e un chiaro sostegno politico è fondamentale per riuscire a dare forma a questo cambiamento”.

In questo contesto, la “Dichiarazione di Monaco” chiede una rapida espansione dell'infrastruttura di ricarica lungo le principali arterie di trasporto europee e l'armonizzazione dei sistemi di pagamento per i punti di ricarica. Ciò è fondamentale per garantire la mobilità transfrontaliera. Si chiede inoltre un accesso equo ai dati dei veicoli per promuovere la concorrenza nel settore e consentire servizi innovativi. Senza questo accesso non discriminatorio, le officine e i concessionari non sarebbero più in grado di competere in futuro.

Un altro punto chiave della dichiarazione riguarda la formazione professionale. Le associazioni sono favorevoli a mettere la formazione professionale sullo stesso piano di quella accademica, per garantire l'accesso ai programmi di finanziamento europei e il riconoscimento delle qualifiche professionali. Questo è fondamentale per garantire la prossima generazione di lavoratori qualificati nel settore e per rendere più attraenti le professioni di formazione.

Le associazioni chiedono inoltre un panorama di finanziamenti europei standardizzato, per evitare distorsioni della concorrenza. Gli incentivi all'acquisto di veicoli ecologici sono utilizzati in alcuni Paesi, ma dovrebbero essere comparabili in tutta l'UE per garantire pari opportunità e raggiungere gli obiettivi climatici in modo efficiente. Anche la revisione dei limiti di CO2 per i veicoli prodotti entro il 2025 svolge un ruolo centrale. Tutte le tecnologie di guida a zero emissioni di CO2, compresi i carburanti alternativi, dovrebbero essere incluse nella valutazione.

In conclusione, le associazioni sono favorevoli a un'esenzione vincolante dalla calibrazione della Direttiva sugli strumenti di misura per le aziende automobilistiche, al fine di ridurre gli inutili ostacoli burocratici.

Con la “Dichiarazione di Monaco”, le associazioni inviano un segnale forte per il futuro della mobilità europea. Chiedono condizioni quadro eque che garantiscano il progresso tecnologico e il successo economico del settore. Questa dichiarazione chiarisce che una mobilità sostenibile e neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2 può essere raggiunta solo attraverso una stretta collaborazione tra politica, economia e società.

 

Nella foto: i partecipanti all'incontro dei quattro Paesi a Monaco di Baviera (seconda da sinistra, la presidente Julia Genetti) - Foto © lvh.apa

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