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Soluzioni concrete per il foglio di servizio elettronico

17/12/2024 |

Insieme al Consorzio dei Comuni e alla Giunta provinciale, lvh.apa vorrebbe sviluppare una soluzione pratica e non burocratica che soddisfi le esigenze degli autonoleggiatori altoatesini.

Recentemente, i rappresentanti degli autonoleggiatori di lvh.apa hanno incontrato Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige, il suo direttore Benedikt Galler e il consulente interno Klaus Fichter. Le discussioni si sono incentrate sul “Foglio di Servizio elettronico” (FDSE).

 

Obiettivi e richieste concrete

L'associazione lvh.apa propone diverse misure per ridurre al minimo gli oneri amministrativi legati al “foglio di servizio elettronico” (FDSE). I comuni privi di licenze di taxi - in particolare Bolzano, Bressanone e Merano - saranno esentati dall'obbligo dell'FDSE, a condizione che non vi vengano prelevati o fatti scendere passeggeri. L'obiettivo è quello di sospendere l'obbligo del FDSE a livello provinciale. In alternativa, il sistema dovrebbe essere disponibile sia in forma digitale che analogica, per alleggerire l'onere soprattutto per le generazioni più anziane, che svolgono un ruolo importante nel trasporto scolastico. In generale, lvh.apa chiede che il servizio di trasporto scolastico sia completamente escluso dal regolamento FDSE. Un'ulteriore proposta prevede il rilascio di una conferma alle società di noleggio (NCC) che chiarisca che i viaggi all'interno dell'Alto Adige non richiedono il FDSE. Questo dovrebbe creare trasparenza ed evitare malintesi quando si viaggia al di fuori della provincia. “Siamo fiduciosi che con l'autonomia dell'Alto Adige potremo ottenere molto in termini di mobilità e trasporti per quanto riguarda il foglio di viaggio elettronico. La strada verso una soluzione praticabile per gli autonoleggiatori altoatesini è stata tracciata, ora attendiamo il successo sperato”, spiega Hansjörg Thaler, presidente degli autonoleggiatori di lvh.apa.

 

Blocco della spesa per le autorizzazioni e sue conseguenze

Un'altra questione fondamentale è la situazione relativa al blocco della spesa per le autorizzazioni dal 2019 alla metà del 2024, che in molti casi ha portato alla distribuzione delle autorizzazioni in tutto l'Alto Adige. Un esempio specifico è l'autorizzazione del Renon, che è stata assegnata a un'azienda di Varna. Sebbene l'azienda abbia un deposito sul Renon, il fulcro delle sue attività è a Varna. Questa situazione è causa di insoddisfazione e di problemi organizzativi. L'associazione lvh.apa propone quindi una soluzione chiara: Varna dovrebbe rilasciare una propria autorizzazione per l'azienda in questione, al fine di coprire la domanda locale. Allo stesso tempo, l'autorizzazione originaria per il Renon dovrebbe essere rinnovata in modo da favorire un'azienda locale.

 

Impegno e sguardo al futuro

Negli ultimi mesi, Hansjörg Thaler ha lavorato intensamente in numerosi incontri con il comitato di Confartigianato di Roma, gruppi di lavoro e discussioni politiche per promuovere le istanze degli autonoleggiatori in Alto Adige. Il confronto con il Consorzio dei Comuni segna un passo importante verso una soluzione praticabile per il foglio di servizio elettronico. L'associazione lvh.apa lancia così un chiaro segnale a favore di una maggiore efficienza e autonomia nel settore della mobilità in Alto Adige.

 

Nella foto (da sinistra): Josef Goller (vicepresidente degli autonoleggiatori di lvh.apa), Alessandro Olivato (lvh.apa) e Hansjörg Thaler (presidente degli autonoleggiatori di lvh.apa e del gruppo Trasporti di lvh.apa) – Foto © lvh.apa

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