Diversi enti pubblici hanno respinto le proposte di revisione dei prezzi
04/07/2022 |
Il decreto legge n° 4 del 27 gennaio 2022 prevede l’applicazione da parte degli enti pubblici di una revisione dei prezzi qualora si registri una variazione superiore al 5% rispetto al valore in essere al momento della presentazione dell’offerta. Come evidenziato da numerose ditte edili tuttavia, questa disposizione esiste di fatto solo sulla carta e non viene quasi mai adottata nella prassi.
La scarsità e l'aumento dei prezzi legati a numerose materie prime, ai prodotti ed all’energia stanno continuando a mettere in difficoltà svariate aziende. Le spese sostenute non corrispondono più al prezzo originale, per cui le offerte non riescono più a garantire una copertura dei costi, né tantomeno un profitto. Tra le diverse misure previste come sostegno alle aziende in tema Covid-19, il Governo italiano ha emanato ad inizio anno un decreto ad hoc. Quest’ultimo prevede una cosiddetta clausola di revisione dei prezzi, da applicare a tutte le gare d'appalto pubblicate dopo il 27 gennaio 2022. La revisione ha luogo se le fluttuazioni dei prezzi per i singoli materiali di costruzione sono superiori al 5% rispetto al valore in essere al momento della presentazione dell'offerta. La disposizione è valida fino al 31 dicembre 2023.
Per molte aziende del settore edile principale ed ausiliario, questa disposizione ha significato un importante sospiro di sollievo. Un ossigeno supplementare non durato tuttavia molto a lungo e non sempre garantito. "Purtroppo sempre più aziende associate ci stanno comunicando che diversi enti pubblici rifiutano le richieste di revisione dei prezzi – ha spiegato il direttore di lvh.apa Thomas Pardeller. Sin da quando hanno iniziato a registrarsi aumenti sui prezzi dell'energia, dei carburanti e delle materie prime, i vertici di lvh.apa si sono battuti per fare in modo che simili fattori venissero presi in considerazione nel campo degli appalti pubblici. "A livello nazionale è stata creata una base giuridica ed anche la provincia di Bolzano si è espressa in favore della misura – ha concluso Pardeller -. A tal proposito, ci auguriamo che anche le nostre aziende possano approfittare dell'opportunità di una revisione dei prezzi e che gli enti pubblici si attengano alla disposizione.”
Nella foto: Il direttore di lvh.apa Thomas Pardeller © Alfred Tschager
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