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Barometro dell’economia IRE – Estate 2024 - Costruzioni: calano i fatturati ma la redditività tiene

01/08/2024 |

Nel 2024 le imprese altoatesine del settore delle costruzioni prevedono un rallentamento della dinamica dei fatturati, dovuto agli elevati tassi di interesse e al ridimensionamento degli incentivi ai lavori di ristrutturazione a livello nazionale. I volumi di attività rimangono però ancora elevati e la redditività è sostenuta dall’aumento dei prezzi, risultando soddisfacente nella gran parte dei casi. Ciò emerge dall’edizione estiva del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.

Le valutazioni sull’esercizio 2024 espresse dalle imprese del settore delle costruzioni si confermano generalmente positive: l’87 percento di esse prevede di conseguire una redditività quanto meno soddisfacente. Il volume di attività resta ancora elevato, con un grado di utilizzo della capacità produttiva pari al 90 percento, ma si segnala una contrazione del giro d’affari rispetto allo scorso anno, imputabile alla minore domanda dovuta agli elevati tassi d’interesse e al ridimensionamento degli incentivi fiscali a livello nazionale. Inoltre, Il peggioramento delle condizioni di finanziamento incide negativamente sull’attività di investimento. Sul fronte occupazionale, nei primi sei mesi del 2024 il settore contava in media oltre 17.900 lavoratori dipendenti, ovvero lo 0,6 percento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, le imprese intervistate non prevedono nuovi incrementi occupazionali nei prossimi mesi.

Considerando le diverse branche che compongono il settore delle costruzioni, nel comparto dell’ingegneria civile si prefigura una contrazione del giro d’affari e degli investimenti. La redditività sarà tuttavia sostenuta dal diffuso aumento dei prezzi di vendita e risulterà quasi sempre soddisfacente. Il clima di fiducia appare invece più eterogeneo nella branca della costruzione di edifici ed in quella dell’impiantistica e dei lavori di completamento, a causa dell’incertezza sull’evoluzione della domanda privata.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, sottolinea l’importanza di ridurre i costi di finanziamento, attualmente molto elevati: “Uno dei principali ostacoli agli investimenti in edilizia è rappresentato dagli alti tassi di interesse. La reintroduzione dei fondi rotativi e l’attuazione di misure adeguate per creare alloggi a prezzi accessibili allieverebbero questo problema e incrementerebbero al contempo la domanda nel settore edile.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria:

Christian Egartner, Presidente Collegio Costruttori

“Per quanto riguarda l’edilizia residenziale privata, l’attività è in forte calo. Tassi di interesse elevati e incertezza fanno sì che gli investimenti vengano rimandati. Grazie al PNRR il settore pubblico investirà in Alto Adige, il che ci fa essere fiduciosi. Per evitare uno stop degli investimenti bisogna adottare una concreta revisione del bilancio provinciale. Inoltre, dobbiamo trovare rapidamente soluzioni per realizzare alloggi a costi sostenibili.”

Rodolfo Gabrieli, Presidente CNA-SHV Costruzioni Alto Adige Südtirol

“Negli ultimi tre anni il settore delle costruzioni ha registrato una forte crescita, che ha permesso un’evoluzione significativa nella struttura delle imprese e l’acquisizione di competenze importanti. Il settore ora ha davanti una nuova sfida, che può trasformarsi anche in una nuova opportunità, ovvero la direttiva europea case Green, i cui traguardi non saranno però raggiungibili senza adeguati strumenti finanziari di supporto.”

Michael Hofer, Presidente imprese movimento terra di LVH-APA

“La situazione degli ordinativi nel settore dell’ingegneria civile è attualmente buona, anche se localmente si registrano fluttuazioni a breve termine. Ciò è dovuto al crescente impegno amministrativo richiesto dalle gare d’appalto pubbliche, che ritarda l’aggiudicazione dei contratti. L’aumento della documentazione richiesta porta a un utilizzo fluttuante della capacità produttiva dell’azienda e a una minore produttività.”

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